Tinteggiare gli esterni: la casa bella dentro… e fuori

Tutti amano avere una casa in ordine, luminosa, con le pareti pulite e, se possibile, tinteggiate di fresco: niente infatti dà una nuova allure agli ambienti quanto una mano ben stesa di vernice nei colori preferiti. La regola – ormai una prassi per gli interni – vale anche per le facciate delle abitazioni, siano esse case singole, condomini o edifici industriali e commerciali. D’altronde, l’aspetto esterno è sempre il primo biglietto da visita. Non per niente il bonus facciate, la detrazione d’imposta da ripartire in 10 quote annuali costanti, pari al 90% delle spese sostenute nel 2021 per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, ha proprio l’obiettivo di contribuire al decoro, alla bellezza e al prestigio degli immobili italiani. E la prima e più importante azione per ridare nuovo splendore a case e palazzi è quella di intervenire con un’opera di pulitura e tinteggiatura.
Il “potere” della pittura
Ma, come in tutte le cose, la piacevole resa estetica non è l’unico obiettivo della tinteggiatura esterna. Oltre al look, infatti, c’è molto di più: il rivestimento sulla facciata serve a proteggere i muri dagli agenti atmosferici, pioggia, sole e gelo, così come a fornire un primo isolamento termico, una barriera dall’umidità e dall’erosione del passare degli anni. Ecco perché in questo caso più che mai è opportuno rivolgersi a dei veri professionisti, capaci di identificare i migliori prodotti a seconda delle diverse esigenze e materiali e di garantire un risultato di qualità e soprattutto duraturo. Gli esperti professionisti de Il Dipintore, azienda che opera nelle zone di Milano, Varese, Bergamo, Brescia e Monza Brianza con specializzazione in tinteggiature civili e industriali, decorazioni e finiture d’interni, cartongesso e isolamento a cappotto, sono in grado di garantire la migliore resa nel minor tempo possibile.
Le pitture ad hoc per le superfici esterne
Il Dipintore utilizza esclusivamente metodi moderni e tecniche innovative, con un occhio di riguardo alla sicurezza. Per la tinteggiatura delle superfici esterne, le pitture maggiormente utilizzate sono quella al quarzo ad alto riempimento, dall’ottima capacità idrorepellente, la pittura silossanica, idrorepellente e allo stesso tempo traspirante, e il rivestimento plastico a spessore, con effetto liscio o rigato. Ma quali sono le principali differenze fra queste tecniche? La vernice al quarzo, come anticipa il nome, è a base di acqua e resine sintetiche ma contiene al suo interno delle microsfere di questo minerale: una volta stesa e fatta asciugare sulla superficie, diventa particolarmente dura e resistente, così da mantenere il colore nel tempo e far fronte agli agenti atmosferici, chimici e all’attacco di umidità e muffe . Altri punti a suo favore sono la sua capacità di riempimento, ovvero di “livellare” e minimizzare le eventuali piccole crepe del muro, e la possibilità di lavarla. La pittura silossanica deve il suo nome ai silossani, cioè delle resine siliconiche che si ricavano dalla silice o ossido di silicio. Si tratta di pitture particolarmente performanti, che uniscono a una grande capacità idrorepellente un’altrettanto valida traspirabilità, così da contrastare efficacemente tutte le problematiche legate all’umidità. Ancora, sono estremamente resistenti all’erosione e agli agenti atmosferici, durano nel tempo e hanno un’ottima resa estetica. Infine, il rivestimento ad alto spessore è un tipo di pittura sintetica che aderisce perfettamente alla superficie trattata, proteggendola dalle intemperie e dallo smog.